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Giornata della memoria e del ricordo

Perché è importante la memoria?

Lo scorso 4 febbraio presso il teatro del Collegio Salesiano Astori di Mogliano Veneto si è tenuta una conferenza riguardante il potere della memoria. A ridosso della Giornata del Ricordo e posteri della Giornata della Memoria, numerosi ragazzi della scuola stessa e del vicino Liceo Berto, hanno avuto modo di riflettere, attraverso l’intervento di tre relatori, sull’importanza della memoria, strumento che, per quanto scontato, non dovrebbe mai passare in secondo piano. La conferenza si è aperta con l’intervento del dott. Marco Carniello il quale ha, sin da subito, evidenziato come la memoria costituisce un vero e proprio mezzo con cui custodire il passato per comprendere meglio il presente e, di conseguenza, anche il futuro. Il filosofo ha, però, sottolineato anche, riprendendo a più riprese lo scrittore Primo Levi, come la memoria sia certamente straordinaria ma sfortunatamente fallace. Basta, difatti, un ormai non tanto immaginario “virus” per annientarla.

Concorde con queste considerazioni era anche la dott.ssa Silvia Ferrari, altra relatrice nonché autrice del libro “Oltre la crisi della memoria. Primo Levi, una storia intellettuale della testimonianza della Shoah”. Dopo aver preso la parola, la scrittrice ha soprattutto sottolineato come, di per sé, la legge che ha istituito la Giornata della Memoria sia relativamente recente; attraverso, poi, la lettura di alcuni passi dell’opera “Se questo é un uomo” di Primo Levi, ha particolarmente evidenziato l’importanza di preservare la memoria in modo da far fronte sia al negazionismo, sia al ripetersi di alcuni spiacevoli eventi come quelli che hanno caratterizzato lo scorso XX secolo.

Successivamente, è intervenuta Michela Geppi, la terza relatrice, che ha portato una personale testimonianza relativa alle Foibe. Cogliendo immediatamente l’attenzione dei ragazzi, la relatrice ha raccontato la storia che ha coinvolto i suoi più vicini familiari, esuli istriani. Percorrendo tutte le principali tappe che hanno portato i nonni dall’Istria al forzato spostamento in Italia (a Trieste) nei primi anni cinquanta, la signora Geppi ha saputo ben mostrare come al giorno d’oggi la memoria sia necessaria per far sì che “non si ripetano gli stessi errori del passato e per confortarsi a vicenda”.

Ha concluso l’intervento la Preside dell’Istituto Astori, che ha nuovamente sottolineato l’importanza della memoria e la necessità di condannare ogni tipo di violenza in quanto tale.

Di William Trevisan

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