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Chiesa

CHIESA


Orari S. Messa

  • Giorni feriali: 7.15 e 18.30
  • Giorni festivi: 7.30 e 10.00
  • No prefestiva

100 anni della nostra Chiesa

Sulla Chiesa del nostro Collegio, dedicata a Maria Ausiliatrice, è stato scritto un libro pubblicato in occasione del centenario della sua inaugurazione. Questa pubblicazione è stata desiderata da don Giuseppe Polo ed è stata realizzata, dopo un lungo lavoro, dal sig. Giuseppe Del Todesco Frisone e del sig. Cesare Bison, del Gruppo Ricerca Storica.

In questo interessante libro presentato da don Ivan Ghidina, il lettore viene catapultato da subito nel 1915 e viene pian piano avvolto da un’atmosfera passata mentre si intrufola nella vita del Collegio di quegli anni. Nelle prime pagine sono riportati i fatti di “cronaca” della Casa, del Bollettino Salesiano e del Gazzettino del tempo. Gli autori danno quindi un quadro generale che permette di capire, di apprezzare e di godere appieno di questo percorso, iniziato nel 1914 con la benedizione della “prima pietra della nuova ampia cappella” e arrivato fino ai nostri giorni, con la Chiesa che noi tutti conosciamo. E, siccome a volte le parole non bastano, a documentare il tutto una serie di fotografie che, dalla proposta di progetto, ci prendono per mano e ci fanno percorrere nella bellezza di centosei pagine, cento anni di storia del nostro paese, della nostra comunità e della nostra Chiesa.


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Storia

STORIA


Il Veneto nella seconda metà dell’800 era travagliato da una profonda crisi economica, che colpiva soprattutto i meno abbienti. […]Particolarmente critica era la situazione dei giovani, privi del sostegno dei genitori in quanto costretti ad orari impossibili, e sfruttati essi stessi con occupazioni che esigevano una fatica insopportabile, abbandonati soprattutto all’ignoranza e facili vittime del vizio.

La situazione preoccupava seriamente uomini di buona volontà , come l’Avvocato G.B.Paganuzzi, che cercavano in più direzioni una via d’uscita.

E’ del 1879 un carteggio tra l’Avvocato e don Bosco dal quale risulta l’invito a fondare un Oratorio Salesiano a Venezia. Le cose stavano a questo punto quando all’Ingegnere Pietro Saccardo, amico e collaboratore del Paganuzzi, fu richiesto un progetto per un ospizio da costruirsi a Mogliano. Glielo aveva commissionato la Contessa Bellavite Astori: in tal modo ella voleva eseguire un legato del defunto marito, che aveva lasciato centomila lire per un’opera di beneficenza.

Infatti, in quel periodo, tra le famiglie di proprietari terrieri della zona di Marocco vi era la famiglia Astori, che nella stessa borgata possedeva due ville, le attuali villa Benetton, in via Marignana, e Gris sul Terraglio.

Alla signora Astori, in un primo momento era venuta l’idea di creare una Colonia Agricola a favore dei figli dei contadini. In questo senso aveva chiesto consigli e preventivi al Senatore Rossi da Schio. La risposta ottenuta però l’aveva fatta desistere: una tale istituzione avrebbe richiesto una somma ben superiore alla disponibile. Per questo aveva pensato di ripiegare sulla fondazione di un piccolo ospizio per una dozzina di vecchi e ne aveva chiesto il progetto al Saccardo. All’ingegnere bastò un colloquio con la contessa per farla tornare all’idea della Colonia Agricola; la consigliò anche di rivolgersi per la concreta realizzazione a don Bosco.

Qualche giorno più tardi la signora Bellavite Astori spediva a Torino una lettera di questo tenore “ Desiderosa di giovare nel modo migliore al vero bene del comune di Mogliano accolsi le riflessioni fattemi da persone rispettabili ed invece del Ricovero per vecchi… metto mano con l’agiuto del Signore all’erezione di un così detto Oratorio Salesiano…Scopo di tale istituto è quello di accogliere… i poveri figli del paese a convitto…per educarli nella Religione, nella agricoltura, nelle arti prime e renderli poi alle rispettive famiglie buoni cristiani e buoni villici. Viene così provveduto alla generazione futura…”

Fu così che il 19 novembre del 1882 con il consenso di Mons. Giuseppe Sarto, futuro Pio X, e la benedizione di don Bosco, il Collegio Salesiano Astori iniziò la sua attività. Attività diretta da don Mosè Veronesi, scelto direttamente da don Bosco, che studiò la situazione locale e con grande diplomazia e abilità vinse le ostilità locali. Non tutte le autorità civili e religiose erano completamente favorevoli ai salesiani: c’era in qualcuna di esse la delusione per l’Ospizio non attuato. Inoltre l’indirizzo agricolo comportava altre difficoltà. Non era facile per i poveri contadini moglianesi privarsi dell’aiuto dei loro figli per mandarli a scuola. All’Astori poi, assolutamente privo di rendite, avrebbero dovuto pagare una retta, tenue finché si vuole, ma sempre una retta. Più facile sarebbe stato trovare ragazzi disposti a frequentare una scuola elementare o “ginnasiale”, come si chiamava la scuola media di allora, ma questo poteva portare al rischio che, istituendo tali tipi di scuole, l’Astori potesse togliere vocazioni al seminario.

[…]All’inizio l’Astori funzionò come scuola agricola. Don Bosco però aveva mandato don Veronesi a fondare la casa senza un ben definito. La sua poteva dirsi una missione esplorativa: il tempo avrebbe indicato il modo di rendere un migliore servizio alla gioventù.

Direttore e salesiani furono concordi nel conservare all’opera il fine originario, ma ben presto videro utile affiancarvi altri indirizzi: funzionarono così laboratori per apprendisti falegnami e fabbri, contemporaneamente si accettarono alcuni studenti.

Per un certo tempo l’istruzione fu, almeno territorialmente, divisa. Mentre al centro di Mogliano rimanevano i corsi scolastici ed artigianali, si acquistarono dei campi a Marocco, presso l’attuale villa Grapputo, dove funzionò dai 1895 al 1906 un distaccamento della Colonia Agricola. I tempi però cambiavano e la società evolveva. L’emigrazione prima e l’industrializzazione poi rendevano sempre meno attuale la scuola agricola, mentre aumentava la richiesta di un servizio scolastico. Allora a Mogliano esistevano solo le elementari. Fu così che in epoche successive furono introdotti all’Astori numerosi indirizzi scolastici: quasi subito le elementari, verso la fine dell’800 il “ginnasio”, nel 1964 l’Istituto Tecnico per Ragionieri, nel 1971 l’Istituto tecnico Industriale con specializzazione in Meccanica, nel 1975 il Liceo Classico.

Anche gli alunni andavano crescendo: poche decine nel 1882, 162 alla fine del secolo, 231 nell’anno scolastico 1915-16. L’anno seguente si ridussero a 47 in seguito alle vicende belliche: l’istituto infatti venne adibito ad Ospedale Militare per la III armata e l’opera salesiana fu sfollata in villa Bianchi. Nell’anno scolastico 1918-19 l’Astori rimase chiuso, ma l’anno seguente ospitava di nuovo 150 giovani, che ben presto divennero 200. Durante la seconda guerra mondiale ci fu un nuovo aumento: gli alunni giunsero a 322, nonostante il breve periodo di sfollamento all’Agenzia Bertolini. Dopo la guerra l’incremento fu costante, anche perché il Collegio incominciò ad ammettere alunni esterni. Nel 1954 l’Astori superò i 500 allievi, nel 1973 i 600, nel 1976 gli 800, nel 1979 i 900, nel 1980 i 1000. Nel 1983 gli alunni erano 1112.

Oggi l’Astori, istituzione radicata nel territorio, conta cinque indirizzi per la scuola secondaria di secondo grado, quattro sezioni per la scuola secondaria di primo grado e due per quanto riguarda le scuole elementari.


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Comunità salesiana

COMUNITÀ SALESIANA


 “Noi Salesiani siamo stati fondati da Don Bosco a Torino il 18 dicembre 1859 con il nome di Società di San Francesco di Sales. Siamo riconosciuti nella Chiesa come Istituto religioso dedito alle opere di apostolato, siamo sparsi in tutto il mondo e dal punto di vista canonico siamo di diritto pontificio. La nostra è una Congregazione religiosa maschile dedita all'attività apostolica e missionaria ed alle molteplici opere che la carità cristiana ha suscitato, ma soprattutto al servizio dei giovani.”  www.donboscoitalia.it

Il 19 novembre del 1882 con il consenso di Mons. Giuseppe Sarto, futuro Pio X, e la benedizione di don Bosco, il Collegio Salesiano Astori iniziò la sua attività grazie alla donazione e alla proposta di una benefattrice di nome Bellavite Astori. La comunità salesiana del collegio Astori  è ormai da anni un’istituzione educativa ed una presenza pastorale nel territorio che conta 17 salesiani, 40 persone tra amministrazione, segreterie e personale ausiliario, circa 80 docenti divisi tra scuola elementare, scuola secondaria di primo grado e scuole secondaria di secondo grado che comprende due licei: scientifico con curvatura biomedica e robotica, e linguistico con curvatura mediazione e organizzazione di eventi culturali e due Istituti Tecnici: il Tecnologico con curvatura tecnologie per l'impresa 4.0 e l’Economico con curvatura marketing e comunicazione. In tutto circa 1000 ragazzi partecipano alla vita del collegio riempiendo aule e laboratori.

Il collegio offre il "Centro di Orientamento" che svolge un servizio specializzato di consulenza psicologica e di orientamento scolastico, professionale e vocazionale ai ragazzi e alla famiglie.

Non meno importante è la presenza dello STUDIO TECNICO MARIO CUZZOLIN SRL che si pone come punto di riferimento per le aziende del Nord Est, in particolare delle province di Treviso, Venezia, Pordenone, Belluno, per l’esecuzione di prove meccaniche, chimiche e tecnologiche su materiali metallici e per l’edilizia. Lo studio collabora in maniera puntuale ed attiva con l’Istituto Tecnico Tecnologico.

Il Collegio Salesiano Astori, promuove molti settori ed attività, oltre allo STUDIO TECNICO si possono citare il TGS:EUROGROUP (turismo giovanile sociale), il Gruppo Ricerca Storica Astori, l’Unione Ex Allievi e il Centro Salesiani Cooperatori (ASC).

La Biblioteca del Collegio è inoltre aperta dalle 14.30 alle 17.30 a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della lettura e della cultura.


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Collegio Salesiano Astori
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